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Heinrich Rudolph Hertz (1857-1894)
L'inglese James Clerk Maxwell non visse
abbastanza per vedere realizzate le prove dell'esistenza delle 'sue' onde
elettromagnetiche (1831-1879). Il tedesco Heinrich Rudolph Hertz
si dedicò all'elettromagnetismo studiando con attenzione le
opere di Maxwell tant'é che riuscì nel 1888 a dimostrarne
l'esistenza. Le onde elettromagnetiche venivano prodotte da uno spinterometro
facendo scoccare una carica elettrica tra due sferette metalliche poco distanti
tra loro. Un secondo spinterometro rivelatore permettava di vedere a luci spente
la debole scintilla provocata dalle cariche messe in azione dalle onde
elettromagnetiche dello spinterometro trasmittente (vedi particolare).
 Cosa sono le onde
elettromagnetiche: Bisogna partire dagli atomi per spiegare il fenomeno di queste
perturbazioni. Un
atomo è costituiti da un nucleo carico di elettricità positiva e
dagli elettroni carichi di elettricità negativa. Ogni elettrone ha la sua
orbita e più energia ha un elettrone e più tende ad allontanarsi
dal nucleo. L'atomo se non viene eccitato esternamente da una qualsiasi forma di
energia, mantiene gli elettroni indisturbati nelle proprie orbite, ma se dovesse
accadere che p.e. l'energia termica riscaldi questi atomi, gli elettroni
cominciano a girare più velocemente intorno al nucleo fino a saltare
all'orbita più esterna. Quando gli elettroni saltano da un orbita esterna
ad una interna, si trovano ad avere un sovrappiu' di energia.
Questo sovrappiù in questo caso vienne emesso
sotto forma di energia luminosa. Facendo un esempio nel filamento di una
lampadina accesa avvengono circa 500.000 miliardi di salti di elettroni al
secondo. Riportiamo lo spettro delle onde elettromagnetiche:
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