Il Teorema di Fourier
"Qualunque segnale periodico può essere scomposto nella
somma di un eventuale termine costante e di segni sinusoidali, dei
quali il primo, avente lo stesso periodo e quindi la stessa frequenza
del segnale considerato, si chiama prima armonica o fondamentale, e
gli altri, aventi periodi sottomultipli e quindi frequenze multiple,
si chiamano armoniche superiori"
In questo modo sembra possibile scomporre praticamente ogni moto o
vibrazione periodica anche complessa in moti o vibrazioni più
semplici basati su seni e coseni.
Prima di dare la definizione di armonica cominciamo a studiare le
funzioni periodiche da cui derivano le armoniche, ossia le funzioni
sinusoidali e cosinuisoidali.


ove A rimane l'ampiezza , w la pulsazione e la
fase.
Sappiamo però che 
ma ponendo 
otteniamo a cos wx + b sen wx
Quindi con tale sostituzione siamo riusciti a riscrivere la nostra
funzione in termini di seno e coseno, riassumendo:

Analogamente .
Quindi a e b sono le due nuove ampiezze e quel che è
più interessante è l'assenza del coefficiente di fase
nella nuova espressione;
Come abbiamo già visto la pulsazione w è 2 /T,
ma con il periodo T = 2
otteniamo che w=1 ossia abbiamo una singola pulsazione
nell'intervallo 2 .
Se però cresce la frequenza di un onda cresce anche il numero
di pulsazione poiché w = 2
v. Per fare un esempio supponiamo di avere una funzione in seno e
coseno con w = 4 ossia 
(fig 1):

Notiamo che nell'intervallo -
+
la somma di -sen4x e 5/2cos4x crea una nuova onda sinusoidale
più amplifica e spostata in fase verso sinistra rispetto a
5/2cos4x. In realtà la fase nella funzione non è
scomparsa ma è riscritta come somma di un opportuna funzione
sinusoidale.
La somma di queste onde è un semplice esempio di quello che
puo' accadere con le onde eletromagnetiche quando si verifica il
fenomeno di interferenza: l'interferenza è quel che
accade a due o più onde quando il risultato della loro
sovrapposizione crea una nuova perturbazione periodica.
La nuova onda prodotta rimarrà sinusoidale se la
sovrapposizione delle due onde generatrici manterrà la stessa
pulsazione, anche se avranno fasi e ampiezze diverse. Nel caso
però in cui due onde siano di medesima ampiezza ma sfasate
l'una rispetto all'altra esattamente di 180°, ovvero quando il
massimo di un onda coincide esattamente con il minimo dell'altra
allora l'effetto della sovrapposizione delle onde è quello di
annullarsi. (fig.2)

In questo caso diremo che le onde interferiscono in modo
distruttivo.
Possiamo riportare un esempio pratico dell'effetto
dell'interferenza con un esperimento condotto nel 1801 dal fisico
inglese Thomas Young.
Dimostrò che in certe circostanze la luce non si comporta,
come aveva dedotto Newton nel Seicento, come un flusso di particelle
(concezione corpuscolare) bensì come un qualsiasi fenomeno
ondulatorio.
Infatti Young, facendo passare un fascio di luce bianca attraverso
due fenditure molto strette su un diaframma in modo da creare
l'effetto di diffrazione, osservò il fenomeno riportato in
questa figura (fig. 3):

Le onde di luce emesse dai due fori si sovrappongono e dove le
linee rosse evidenziano le zone costruttive l'effetto di questa
interferenza si risolve proiettandosi in strisce sfumate di luce
bianca, laddove le strisce rosse evidenziano zone di interferenza
distruttiva le onde si annullano e si ha un effetto di
oscurità (strisce nere).
Tornando alla fig. 1 invece, abbiamo fatto interferire tra loro
due funzioni sinusoidali in modo costruttivo
ossia abbiamo sovrapposto, in termini adottati in fisica, due
treni d'onda con l'effetto di amplificare il segnale seppur
leggermente.
Nel caso in cui vari la pulsazione come vedremo ora, la
sovrapposizione produrrà un'onde non più sinusoidale
periodica ma semplicemente un'onda periodica di periodo 2 .
Infatti a parità di intervallo la funzione seno ha il doppio
delle pulsazioni rispetto alla funzione coseno. (fig.4)

Il Teorema di Fourier ci dice che è possibile
scomporre un onda periodica come somma di funzioni sinusoidali
più semplici, anche se spesso il calcolo fatto per ottenere
tale scomposizione non è banale. Al contrario sommare onde
sinusoidali è un operazione che sappiamo già fare.
In altri termini con opportune interferenze (somme) di onde
più semplici si può ricostruire l'onda originale, in
particolare un onda sonora oppure un segnale elettromagnetico. Eccone
un esempio:
La luce
Ecco quel che succede se si scompone la luce in radiazioni di
lunghezza d'onda diverse per mezzo di un prisma (dispersore).
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