La Serie di Fourier
Polinomi trigonometrici
Le funzioni sinusoidali di periodo 2
possono essere espresse nella forma:

Ricordandoci che la pulsazione w = 2 /T
(misurata in radianti al secondo) e se la funzione sinuisoidale
è di periodo minimo T = 2
abbiamo w = 2 /2
= 1 cioè abbiamo un'oscillazione completa nell'intervallo
2
mentre se T =
abbia esattamente 2 oscillazioni come si puo' vedere nella figura 5;
nella figura 6 invece w = 2 /T
= 5.
 fig.5
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 fig.6
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In generale se la funzione
ha come minimo periodo T=2 /w,
in un periodo 2
si compiono w oscillazioni complete. La prima espressione ha
sì periodo minimo T =
ma possiamo sempre considerarla come un espressione di periodo
2
giacchè compie in questo intervallo due oscillazioni esatte,
questo vale anche per la seconda espressione e in generale per la
seguente espressione:
a
1cosx+b1senx+a2cos2x+b2sen2x+....+ancoskx+bnsenkx.
Infatti anche la somma di piu' funzioni sinusoidali con pulsazioni
diverse da ancora una funzione periodica di periodo 2 ,
un esempio lo abbiamo visto in figura 4.
Non ci resta che riscrivere le somme delle funzioni sinuisoidali in
forma compatta e aggiungere a
0 /2.

La costante a0
La costante a0>0 ha il semlice
effetto di spostare l'onda prodotta dalla sommatoria verso l'alto
oppure verso il basso se a<0 rispetto all'asse delle
x. Nell'immagine consideriamo il contributo di una
costante sommata a sen x.
fig.7
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y = 3 + sen x
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y = sen x
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Nel prossimo paragrafo, dedicato all'analisi armonica, questa
costante ha valore nullo se il segnale e' alternato
perchè tale costante rappresenta il valore medio
della funzione periodica. Un esempio di segnale alternato, come
vedremo è quello di un onda quadra.
Polinomio trigonometrico
fig.7a
prende il nome di Polinomio trigonometrico di ordine n.
Così ad esempio se abbiamo

i coefficienti sono a
0=6, a1=1, b1=2,
a2=-3, b2=1/3, a3=0,
b3=-4.
L'ANALISI ARMONICA
Il problema dell'analisi armonica e' quello di sviluppare in serie
trigonometrica, se e' possibile, la funzione f(x) di periodo
2
e quindi di calcolare il valore medio di f(x) e quello delle
singole armoniche che compongono la funzione stessa.
Viceversa, affinchè la serie trigonometrica converga
effettivamente a f(x) si deve rispettare
il Criterio (o Condizioni) di Dirichlet che
impone:
- f(x) deve essere definita nell'intervallo
t0-t0+T; sono ammessi anche eventuali punti
di discontinuità purchè in numero finito.
- f(x) e la sua derivata primaf'(x) devono essere continue a
tratti nell'intervallo t0-t0+T.
Se viene rispettata questa condizione possiamo scrivere che f(x)
=
.
Se f(x) soddisfa alle ipotesi del Teorema di Dirichlet parleremo
di sviluppo di f(x) in serie di Fourier anche se la serie di
Fourier di f(x) può non coincidere nei punti di
discontinuità con f(x).
Le armoniche
Prima di vedere le formule per trovare i coefficienti della serie
di Fourier diamo la definizione di armonica.
La funzione a
1cosx+b1senx
viene detta prima armonica o armonica fondamentale della
serie, o se valgono le condizioni di Dirichlet, della funzione
f(x).
L'armonica fondamentale, come si puo' vedere nella fig. in basso, ha
frequenza minima rispetto alle armoniche di ordine superiore ed
è quella che da' il maggiore contributo nella costruzione
dell'onda risultante della serie.
Chiamiamo invece la funzione a
kcosx+bksenx
la k-esima armonica o armonica di ordine k della serie o,
se vale il Criterio di Dirichlet, di f(x).
L'ampiezza della k-esima armonica
Riprendendo quanto detto precedentemente:

ma ponendo 
otteniamo a cos wx + b sen wx.
L'ampiezza A
k della k-esima armonica possiamo trovarla
con il seguente procedimento:

L'onda quadra
Un'onda quadra alternata di ampiezza Y= /4
e periodo T si puo scrivere come:
fig.8
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Se definiamo l'ampiezzaY= /4
otteniamo la seguente serie:
sen x + (sen3x)/3 + (sen5x)/5 + ...
in questo caso riprendendo la sommatoria in fig7a,
a
0=a1=a2=...=0 (la funzione
coseno scompare) mentre b1 = 1, b2 =
0, b3 = 1/3, b4 = 0,
b5=1/5 ...
In altri termini ak = 0, per ogni k, e
bk = 0 se k e' pari e 1/k se k è
dispari.
L'onda è composta dalle armoniche di ordine
dispari con ampiezza inversamente proporzionale alla
frequenza e fase nulla. Le armoniche di ordine 3,5, 7 ecc.
con ampiezze sempre meno significative, sommandosi a quella
fondamentale, modellano e aggiustano le armoniche precedenti
con il risultato di approssimarsi complesivamente all'onda
quadra. Tale obbiettivo lo si può raggiungere anche
sommando un numero finito e ridotto di armoniche
poichè le armoniche di ordine n, all'aumentare di n,
contano sempre meno.
Nella sua formulazione matematica il teorema di Fourier
ci permette di effettuare l'analisi armonica di un fenomeno
periodico, ossia di determinare le ampiezze della frequenza
fondamentale e delle armoniche di ordine superiore.
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Note sulla Trasformata di Fourier
Lo spettrografo nella figura in basso misura le ampiezze delle
armoniche ma si sarebbe potuto rappresentare anche un'altro spettro,
quello delle fasi mediante segmenti proporzionali ai valori delle
fasi delle varie armoniche.
Bastano infatti questi due spettri per poter risalire alla forma
del segnale originale. La Trasformata di Fourier
risulterà essere molto importante proprio perchè nel
caso di una funzione discreta ci permette di ricavare l'elenco delle
ampezze e delle fasi.
L'oscilloscopio invece ci mostra nel dominio del tempo la forma
d'onda, ottenuta dalla somma delle prime due armoniche della
serie.

Non si può dire quante armoniche siano necessarie per
definire un forma d'onda, ma il numero sarà tanto più
elevato quanto più la forma dell'onda ha carattere impulsivo,
proprio come l'onda quadra.
Se tracciamo il grafico sul piano cartesiano di y =
S
7(x) = sen x + (sen3x)/3 + (sen5x)/5 + (sen7x)/7 abbiamo
la seguente approssimazione. In generale all'aumentare di n in
Sn (x) otteniamo approssimazioni migliori, ma come si puo'
notare, sarà sufficiente scegliere un n finito e nemmeno
troppo grande per ricostruire l'onda quadra.
© C o p y r i g h
t 1 9 9 4 - 2 0 0 4
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